Il Rally Terra Sarda 2024 tra adrenalina e tradizione

Giuseppe Cao

10/8/2024

Settembre inoltrato, la Gallura si trasforma: strade perennemente asciutte, panorami incredibili e l’adrenalina che sale al ritmo dei motori. Dal 4 al 6 ottobre, il Rally Terra Sarda 2024 ha catturato l’attenzione dei fan di rally con una formula vincente: territorio, spettacolo e terreno asciutto.

Dietro le quinte del tracciato

In occasione della 12ª edizione, la competizione si svolge tra Porto Cervo, Arzachena e le zone interne della Gallura, con 12 prove speciali per circa 72 km cronometrati. La manifestazione è stata valida per il TER Series, la Coppa Rally di Zona 10, il TER – Tour European Rally e, per la 4ª volta, la variante Storica.

Battaglia al vertice e annuncio del vincitore

La gara è stata intensa sin dal primo giorno: un appassionante confronto tra il gallese Osian Pryce e il monegasco Alberto Roveta, con quest’ultimo che ha preso il comando nell’ottava speciale grazie al ritiro dell’avversario.  La vittoria è andata quindi ad Alberto Roveta, affiancato da Nicolò Gonella, che hanno trionfato davanti al suggestivo sfondo del Molo Vecchio di Porto Cervo.

Nel rally storico, a laurearsi è stato il francese Philippe Giordalengo su Ford Escort RS, regalando un salto nel passato ai fan delle auto d’epoca

Una lotta a tre per il podio

A spuntarla è stato Tommaso Ciuffi, navigato da Pietro Cigni, al volante della Škoda Fabia RS Rally2. Una prestazione solida, senza errori, costruita prova dopo prova, fino alla vittoria finale con un tempo complessivo di 51’01”6. Un segnale forte lanciato agli avversari sin dall’apertura del campionato.

Alle loro spalle, staccato di appena 13 secondi, Alberto Battistolli ha tenuto il passo con costanza, senza però riuscire a colmare il distacco nell’ultima parte di gara. Terza posizione per il giovane talento Giovanni Trentin, sorprendente nella gestione della pressione e nella velocità su tratti tutt’altro che semplici.

Fuori dal podio, ma comunque protagonista, Paolo Andreucci: il veterano del rally italiano ha dimostrato ancora una volta di poter dire la sua, chiudendo in quarta posizione dopo una gara regolare, vicinissima ai migliori.

Sfide tecniche e colpi di scena

Il rally è stato tutt’altro che lineare. Il fondo compatto, alternato a tratti sabbiosi, ha causato forature, problemi meccanici e ritiri pesanti tra i pretendenti alla top 10. La variabilità delle condizioni ha premiato chi ha saputo adattarsi e gestire il ritmo, oltre alla vettura.

Ogni prova è stata un capitolo a sé: la PS5 “Collecroce 2” ha stravolto le gerarchie, mentre l’ultima speciale ha visto Ciuffi rafforzare il comando con un tratto corso tutto d’attacco, senza compromessi.

Il Rally di Foligno cresce e convince

Quella di Foligno non è più una sorpresa. In quattro edizioni si è già costruita una reputazione solida, grazie a un’organizzazione precisa, prove selettive e un’atmosfera che richiama ogni anno più pubblico e più team ufficiali.

La presenza dei migliori interpreti del fondo sterrato italiano, la qualità del percorso e il coinvolgimento del territorio rendono questo appuntamento uno dei più autentici e sentiti del panorama nazionale.

Una stagione partita col botto

Il CIRT 2025 parte sotto il segno della competizione vera. Il Rally Città di Foligno ha già dato una fotografia chiara: il livello è altissimo, gli outsider sono pronti a prendersi la scena, e i big dovranno faticare per imporsi.

Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno la terra italiana promette scintille, duelli epici e storie da raccontare. E noi di Noline, come sempre, saremo lì — tra le curve, la polvere e i sogni a motore acceso — pronti a portarvi dentro ogni singola emozione.